Questo articolo pone l’attenzione sulle conseguenze esistenziali dell’Intimate Partner Violence (IPV) qualora conduca a violenza sessuale e gravidanza.
L’obiettivo è esplorare la drammaticità di una gravidanza a seguito di violenza. Vengono introdotti due concetti che sostengono l’importanza di promuovere adeguate strategie di intervento e prevenzione. Il concetto di maternità violata riguarda le situazioni in cui il bersaglio della violenza fisica o psicologica, tipicamente da parte del partner o di qualcuno con cui è in corso una relazione interpersonale, è una donna in stato di gravidanza. Il concetto di gravidanza imposta fa riferimento a quelle forme di violenza in cui la vittima ha con il perpetratore rapporti sessuali coercitivi e non protetti, che aumentano il rischio di gravidanze indesiderate. In tali casi l’intenzione è esercitare un ulteriore controllo sulla persona offesa e relegarla ancor più ad uno stato di vulnerabilità e dipendenza. Ulteriori studi si rendono necessari per descrivere, su scala globale, la portata di tale violenza e per raggiungere un grado adeguato di conoscenza scientifica e clinica, che sia informativa ai fini dell’intervento e della prevenzione.
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