Lo scopo di questo articolo è quello di introdurre il tema della valutazione del rischio (risk assessment) di criminalità e di violenza nel contesto della giustizia penale italiana al fine di capire i suoi possibili margini applicativi:
(1) in linea con l’attitudine rieducativa della pena e con l’interesse di offrire un trattamento personalizzato agli autori di reato persistenti, recidivi, violenti; (2) in risposta alla legge sulla chiusura degli OPG e alla legge ‘svuota carceri’; (3) in anticipazione dei possibili risvolti etici, preventivi, trattamentali, derivanti da un sistema che, anche se ancora cautamente, sta iniziando a guardare con attenzione più interessata alla possibilità di integrare nella giustizia penale ‘evidenza scientifica e sensibilità clinico-forense’.