Venerdì 23 aprile 2021 nasce la Fondazione del Consiglio Nazionale degli Psicologi.
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo sentito discutere a lungo di Salute Psicologica, di Professioni sanitarie, di riprogettazione dei servizi territoriali e del valore cruciale di tutte le iniziative che promuovono/tutelano il benessere bio-psico-sociale.
In questa direzione, l’attenzione costante dei media, la presenza nelle agende politiche, nei tavoli di lavoro, nelle iniziative pubbliche, sono tutti aspetti quanto mai essenziali per accedere ad ogni tipo di possibilità e di progettazione a favore della Salute Psicologica.
Negli anni, molte professioni ordinistiche (sanitarie e non) hanno scelto di creare delle Fondazioni, proprio pensandole come entità in grado di interloquire reciprocamente e partecipare a tavoli istituzionali laddove la partecipazione agli Ordini, come enti pubblici non economici, non è permessa o risulti difficilmente accessibile.
Le Fondazioni sono Enti no profit, possibilità concrete per realizzare ricerche, pubblicazioni, progetti e quindi opportunità tangibili che possono sostenere le attività degli Ordini e, nel nostro caso, unire ancora di più la Psicologia al territorio e alle istituzioni a favore della partecipazione, dello scambio e della promozione della professione.
Per questo da oggi il Centro Studi del CNOP assume una veste diversa, più istituzionale e proattiva: è stato infatti deciso di rinnovarlo e trasformarlo in una vera e propria Fondazione del CNOP, un nuovo Ente senza scopo di lucro che possa essere una spinta verso l’innovazione e la promozione per tutta la categoria delle Psicologhe e degli Psicologi italiani.
La Fondazione del CNOP nasce quindi per configurarsi nel tempo come patrimonio di tutta la nostra categoria.
Tra le sue prerogative l’esigenza di occuparsi di Formazione e Aggiornamento Continuo, del perfezionamento e dell’approfondimento tecnico-scientifico degli iscritti e delle iscritte, della realizzazione di attività culturali nel campo delle competenze della professione, promuovendo attività di studio e di ricerca scientifica, borse di studio, accedendo ai fondi pubblici, ai finanziamenti europei destinati alla formazione dei professionisti e ancora mettendosi a sostegno della libera professione e di tutte le iniziative di pubblico interesse.
La Fondazione è strettamente connessa ai fini istituzionali dell’Ente Pubblico (cfr. art. 3 dello Statuto, secondo cui “La Fondazione ha lo scopo di promuovere ed effettuare studi, ricerche e sperimentazioni nel campo della psicologia, anche al fine di curare la formazione continua degli iscritti all’Albo. In tale ambito, la Fondazione contribuisce, altresì, al supporto del CNOP nelle dinamiche istituzionali dell’Ente e all’approfondimento delle problematiche di rilevante interesse per gli iscritti. A tal fine, la Fondazione opera come organismo culturale e d’indagine in grado di offrire strumenti di riflessione e di approfondimento caratterizzati da rigore scientifico e da pluralità di orientamenti”).
Le esigenze connesse a tale istituzione sono principalmente quelle di ampliare il campo di azione e di intervento della politica professionale, mirando ad attività di ricerca, a bandi e a progetti a cui l’Ordine non potrebbe partecipare per la sua natura di ente pubblico non economico.
Ad oggi ci sono 11 Consigli nazionali che hanno la loro Fondazione.
Da oggi ci sarà anche l’Ordine Nazionale degli Psicologi.
Tre sono le parole che segnano la mission della nostra Fondazione:
-Partecipazione-
Una Fondazione che possa partecipare ai Tavoli istituzionali nazionali e regionali, che in molte regioni sono aperti solo a questa tipologia di enti, per poter dialogare più strettamente con le altre professioni.
-Utilità-
Una Fondazione che supporti gli ordini nel lavoro di promozione culturale, progettazione, richieste di finanziamenti ad enti pubblici e privati, accreditamento ECM, pubblicazioni, ricerca.
-Trasparenza-
Una Fondazione che sia chiara nei suoi meccanismi di funzionamento, spesa e controllo e che garantisca ad ogni iscritto in ogni momento la trasparenza dei processi e al Consiglio Nazionale di vigilare con costanza sul suo funzionamento.
La Redazione