È stato detto che lo sport è uno dei pochi “ascensori sociali”, capace di far emergere anche i più svantaggiati, ma è anche un grande esempio, mi si consenta il termine, di “ascensore psicologico”. Può insegnare a sviluppare la forza positiva e costruttiva della psiche e mostrare cosa può produrre, non solo in termini di risultati ma nel modo di affrontare i problemi e la vita in generale. E negli sportivi e atleti paralimpici ne abbiamo una dimostrazione amplificata all’ennesima potenza: siamo un corpo ma siamo soprattutto la nostra psiche.
Sviluppare la forza positiva e la capacità di costruire della psiche è sempre fondamentale nella vita, e lo è ancora di più quando si è passati attraverso situazioni negative, anche traumatiche, e bisogna ricostruire. La resilienza, di cui tanto si parla, si sviluppa così. Ridare forza alla psiche ci può consentire di uscire dai tunnel, di rivedere l’alba dopo le notti più buie, di ritrovare il senso e il gusto del futuro.