In Abruzzo AltraPsicologia scalpita e si affanna non poco, soprattutto dopo aver incautamente causato il commissariamento dell’Ordine, per via della manifesta incapacità di ben 10 consiglieri, a maggioranza AP, che non approvando nemmeno le semplici iscrizioni hanno costretto il Ministero vigilante a chiudere in anticipo la consigliatura.
Non solo, si cerca persino di rigirare la frittata dando false colpe agli altri, nonostante l’ex Presidente Bontempo abbia potuto solo prendere mestamente atto, a seguito di innumerevoli sforzi al servizio degli psicologi abruzzesi, di come la nuova maggioranza del Consiglio, ribadiamo a guida AP che aveva anche la carica della VicePresidente (dimessasi stranamente dal CIG ENPAP subito dopo la sua recentissima elezione), non sia riuscita a portare a compimento neppure il minimo indispensabile prescritto dalla legge 56/89 in capo al Consiglio.
C’è di più: la priorità sembra ora essere diventata di colpo il voto on line, fortemente voluto dalla FIP e portato avanti dalla maggioranza CNOP, con gli stessi Presidenti di AP, che siedono al CNOP, accodatisi votando in unanime silenzio il nuovo regolamento nazionale (grazie solo al Parlamento che lo ha consentito legiferando in tal senso) che stabilisce tutt’altra tempistica, svegliandosi solo adesso.
Svegliandosi agitati per una cosa voluta e decisa da tutti, cosa c’è da nascondere? Magari le repentine dimissioni dal CIG ENPAP della VicePresidente Abruzzo? Oppure il tanto incensato voto da remoto ENPAP che non ha consentito negli anni il dettaglio dei dati elettorali, al contrario di altri organismi, come medici o commercialisti? Perché loro sì e gli Psicologi in ENPAP no? Forse di questo è meglio non parlare?
Oppure perché in quella sede CNOP non si sono immediatamente ricordati degli elenchi MEPA per avviare tempestive procedure di implementazione e perché non hanno proposto un altro termine temporale?
Perché hanno votato una procedura ben cadenzata ed ora si convertono sulla via di Damasco chiedendo altro?
Perché si auto-sconfessano così platealmente?
Perché per “obbligare” ad una fantomatica (e si può solo immaginare quanto imprecisa e nuocente) accelerazione si scomoda addirittura l’emergenza covid-19 in Abruzzo fino a sostenere che i posti delle terapie intensive sarebbero pieni con appunto il 100% occupato nella città de L’Aquila?
Perché diffondere un dato tanto allarmante quanto palesemente falso verso tutta la comunità di Psicologhe e Psicologi? Perché allora L’Aquila non è già in zona rossa?
Eppure non è difficile fare gli opportuni controlli: sul sito ufficiale della Regione Abruzzo si parla di soli 9 posti occupati in tutta la regione nello stesso periodo, inoltre L’Aquila dispone nella sua città di ben 25 posti in terapia intensiva, con 1 solo posto occupato.
Lo ripetiamo per ulteriore chiarezza, solo 1 posto occupato a L’Aquila.
Mentre in subintensiva sarebbero occupati rispettivamente: L’Aquila 2 posti, Sulmona 1 posto, Avezzano 2 posti.
Dove è stato quindi preso il dato del 100% delle terapie intensive occupate nel capoluogo regionale?
È con questa approssimazione che AltraPsicologia sciorina dati, studia le leggi e fa richieste politiche?
Effettivamente è proprio grazie a questa approssimazione che l’Ordine abruzzese è stato commissariato e che non si è ancora forse capito che il voto on line è la conseguenza di una legge approvata dal Parlamento, inventando attese lunghe 10 anni e ritenendo persino la categoria degli Psicologi fra le ultime a votare on line, quando in tutta Italia pochi ordini provinciali o regionali si stanno muovendo in tal senso (sempre e solo grazie alla suddetta legge!).
Un’ultima domanda che a questo punto balza sempre più all’occhio: perchè ci si straccia così tanto le vesti sul risparmio del voto on line, per di più sotto emergenza sanitaria, quando, nel 2020 in piena pandemia, ci si è tranquillamente alzati le indennità, quasi quintuplicandole, nell’Ordine Sicilia?
Evidentemente la maggioranza siciliana di AP, a guida della Presidente D’Agostino, ex VicePresidente di AltraPsicologia, nonchè tutta AltraPsicologia elogiano il risparmio per iscritte e iscritte solo quando non riguarda le proprie indennità di carica?
Insomma tante domande irrisolte e tante foglie di fico da apporre alle improbabili e acrobatiche risposte.
La Redazione