Le precedenti puntate ci hanno fatto viaggiare fra incredibili paradossi e banderuole: “No Professione Sanitaria”, “No Psicologi in prima linea per il Vaccino”, “No ECM”, “No AUPI”, “No Dimissioni”, “No Voto già espresso”, “No Trasparenza” e “Psicologo No Sanitario”.
Se volessimo invece approfondire il funzionamento degli Ordini alle relative elezioni, come sappiamo, chi non paga da due anni la quota d’iscrizione all’Albo non potrebbe partecipare al voto perché sospeso. Se all’opposto pensiamo all’ENPAP, governato da AltraPsicologia, viene da chiedersi: esistono o no iscritti morosi ENPAP che non avrebbero potuto partecipare alle elezioni della Cassa e che sarebbero dovuti essere sospesi?
Sono per caso anche “No Sospensioni” quando si tratta di ENPAP? Vengono appunto regolarmente comunicati agli Ordini regionali i morosi ENPAP così da avviare le sospensioni presso gli Ordini? Quanti sono i contributi che l’ENPAP sa già di non poter più riscuotere?
Restando ancora in ENPAP ricordiamo che il gruppo di AP, dopo aver votato contro il Bilancio al CNOP, ha paradossalmente etichettato il voto contrario del gruppo di minoranza in CIG come “livorosi” che “non aprono al dialogo”.
Houston abbiamo un problema: solo AltraPsicologia può votare contro? Se lo fanno gli altri sono dei livorosi non dialoganti? Accidenti, sono anche “No Livore”? Ma per essere “No Livore” non avrebbero dovuto per primi, secondo il proprio stesso metro di misura, votare a favore dei Bilanci del CNOP o di altri Ordini regionali?
C’è di più, anche se sembra ormai impossibile.
AP in ENPAP ha escluso la quasi totalità dell’opposizione nei relativi Gruppi di Lavoro, quando anni prima (con AP in minoranza) auspicava apertura e inclusione.
E’ Federico Zanon di AP che ne dà una (tutta sua) spiegazione: i GdL sarebbero in realtà degli organismi sostanzialmente tecnici e istruttori senza capacità di voto, pertanto è irrilevante la questione numerica di composizione politica, ma risulterebbe importante soltanto l’interesse verso la materia in questione per farne parte.
Cioè? Cioè solo dopo che AP ha occupato tutti i posti possibili nei GdL il VicePresidente ENPAP sostiene, con l’immancabile coerenza, come l’appartenenza politica non c’entri nulla e che gli esclusi che ne chiedono la partecipazione ne stanno al contrario facendo colpevolmente un “Totem”. Siamo, udite udite, arrivati anche al “No Totem”!
Ma come, non bastava averne appunto l’interesse? L’interesse se manifestato dalla minoranza diventa un Totem o magari un Tabù per dirla con Freud?
Non solo, addirittura si taccia questo interesse come strategia per nascondere un “vuoto pneumatico” di argomenti e proposte.
Bisogna però mettersi un po’ d’accordo con se stessi: si può fare parte dei GdL quando si manifesta interesse sì o no?
Perché allora quando la minoranza ha chiesto di farne parte con più persone ciò è stato negato? Quell’interesse non valeva? Chi valuta l’interesse e le persone?
Come fa ad essere un occultabile “vuoto pneumatico” il chiedere la partecipazione proprio in organi tecnici e istruttori?
Tacciare di “livorosi” che non aprono al dialogo i membri CIG della minoranza perché votano liberamente è, secondo la stessa logica, una strategia “pneumatica” di AP?
Davvero non esistono quasi parole per commentare certi discutibili comportamenti.
D’altronde parliamo di chi, viste le imminenti Elezioni dell’Ordine in Abruzzo, non solo vota in CNOP all’unanimità una delibera per il voto elettronico con una tempistica ben definita sconfermando poi il tutto all’esterno per meri fini elettorali (il famoso “No Voto già espresso!”), ma ha persino irresponsabilmente determinato proprio lo scioglimento dell’Ordine abruzzese da parte del Ministero cercando falsamente di attribuire tutte le colpe proprio a chi ha cercato di andare avanti! Nonostante i numerosi atti alla mano che dimostrano che la maggioranza in Consiglio (in larga parte di AP), tra i quali l’ex VicePresidente Cinzia D’Amico, non ha ottemperato agli obblighi di legge mancando tutte le importanti deliberazioni per portare avanti un Ente.
Per questo motivo abbiamo posto ben 10 domande ai 10 Consiglieri a maggioranza AltraPsicologia, unici responsabili dell’inazione che ha portato all’intervento inesorabile del Ministero:
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP non sono stati capaci di approvare nemmeno le semplici iscrizioni, cancellazioni e trasferimenti dei colleghi costringendo il Ministero ad intervenire?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP hanno fatto un ricorso al TAR dichiarato dallo stesso palesemente inammissibile?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP non hanno votato il Bilancio Consuntivo dell’Ordine, con relazione di accompagnamento proprio del Tesoriere appartenente alla maggioranza dei 10, determinando ancora una volta l’intervento del Ministero?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP hanno causato numerose convocazioni a vuoto del Consiglio dell’Ordine?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP hanno più volte abbandonato i lavori del Consiglio dell’Ordine facendo mancare il numero legale proprio negli atti previsti dalla Legge di Ordinamento?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP non hanno ottemperato ai provvedimenti disciplinari per violazioni deontologiche così come disposto dalla Legge di Ordinamento?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP non hanno deliberato l’elenco degli ammessi all’esonero per reddito ISEE della quota iscrizione 2021 e la proposta di reiterazione del bando per l’esonero della quota 2022?
- Perché i 10 Consiglieri a maggioranza AP sono stati del tutto incapaci di governare l’Ordine contando su ben 10 voti e sulla VicePresidente Cinzia D’Amico di AltraPsicologia?
- Perché la VicePresidente Ordine Abruzzo Cinzia D’Amico di AltraPsicologia non ha mai fornito, per trasparenza, le dovute spiegazioni delle sue dimissioni dal CIG ENPAP non appena eletta?
- Perché AltraPsicologia che ha determinato il commissariamento dell’Ordine ha la temerarietà di presentarsi alle elezioni fingendo di non avere alcuna responsabilità nonostante sia stato tutto certificato dal Ministero e dall’istruttoria del commissariamento?
La Redazione