Quando si parla di stereotipi, a partire da quelli di genere, “è molto comune dire che per scardinarli è necessario partire dalla scuola. Ma mentre lo facciamo dovremmo anche lavorare sul livello di consapevolezza che gli adulti hanno di quanto i loro automatismi mentali, sia da uomini che da donne, siano inconsapevoli. Divenire consapevoli di questo significa anche avere in mente che il genere di appartenenza contiene forme superiori o inferiori di privilegio”. A spiegare la complessità degli stereotipi e quanto profondamente essi influenzino i nostri comportamenti è Elisabetta Camussi, professoressa associata di Psicologia sociale presso l’Università di Milano Bicocca e presidente della Fondazione della professione psicologica Adriano Ossicini del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.