Lo psicologo per tutti. Ecco le linee di indirizzo del ministero per far sì che il supporto psicologico non sia più un “bene di lusso”.
“Aiutare la psiche vuol dire aiutare la vita, sia prevenendo comportamenti a rischio, disturbi e malattie, sia rendendo più efficaci le cure e la gestione delle situazioni croniche”. Per questo la psicologia non deve essere più un “bene di lusso” e “non essenziale” ma una attività di sanità pubblica a tutti gli effetti e alla portata di tutti. Pronte le nuove “Linee di Indirizzo per la funzione della Psicologia nel Ssn”, approdate ora sul tavolo della Conferenza Unificata.
“Sinora in Italia le attività psicologiche e psicoterapiche sono state trattate come un bene di lusso e non essenziale (se vuoi lo psicologo o lo
psicoterapeuta te lo devi pagare), impedendo l’attivazione di programmi di promozione/prevenzione (che solo nel pubblico sono gestibili) e una risposta pubblica alle esigenze di sostegno e psicoterapia: ne deriva che si è privato dell’aiuto psicologico proprio le fasce sociali più deboli e fragili, causando un generale aggravamento delle situazioni”.
Partendo da questa premessa il Tavolo di lavoro per la Psicologia istituito presso il ministero della Salute ha redatto le “Linee di Indirizzo per la funzione della Psicologia nel Ssn”, approdate ora sul tavolo della Conferenza Unificata con l’obiettivo di far diventare le attività psicologiche un servizio sanitario pubblico alla portata di tutti.
Ai lavori del Tavolo ha partecipato il Dott. Mario Sellini, Presidente FORMAUPI, che ha contribuito alla redazione delle linee di indirizzo.
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