Pensavamo che dopo Halloween, i due pesi e le due misure di Altra Psicologia e dei suoi associati, dirigenti e non, fossero terminati.
Ci sbagliavamo. È arrivato Natale e c’è un’altra puntata.
L’ultima sortita ci aveva lasciato di stucco visto che il Presidente di un Ordine a guida AP ha acrobaticamente asserito che i liberi professionisti siano migliori dei dipendenti pubblici, perché più capaci di governare gli Ordini, dimenticando la folta schiera di dipendenti pubblici proprio in AP.
Almeno 4 Presidenti di AP sono altrettanti pubblici dipendenti. Evidentemente siamo in presenza di un particolare fenomeno di memoria selettiva.
I “No CNOP”, che da anni gettano discredito sull’operato del Consiglio Nazionale, non si sono fatti mancare nulla nemmeno per le feste natalizie e per l’ennesima volta si sono trasformati in “No Critiche”. Vale il principio enunciato nel titolo: tutto si può criticare, ma non l’ENPAP e chi la governa.
Abbiamo persino fatto l’elenco delle giravolte e delle ipocrisie di Altra Psicologia in precedenti 6 “puntate”.
COSA È SUCCESSO DI NUOVO?
Il Vicepresidente ENPAP ancora una volta ha “richiamato” benevolmente (sic!) una collega, sol perché la stessa aveva osato esprimere perplessità in merito all’iniziativa “Vivere meglio” finanziata da ENPAP con i soldi dei colleghi. Il Tribunale Social ha immediatamente sentenziato che la collega fosse poco informata e, nonostante fosse in buona fede, comunque ha sbagliato. In termini giuridici il reato di cui si sarebbe macchiata la collega, Presidente di Ordine regionale, sarebbe di tipo “colposo” e non “doloso”.
Insomma i soliti processi e sentenze pubbliche, per abbattere chi la pensa diversamente.
I COMMENTI IPOCRITI E ACROBATICI
Non solo appare discutibile la replica del Vicepresidente ENPAP, che arrampicandosi sugli specchi difende l’indifendibile sulle Borse Lavoro ENPAP. Le critiche e le osservazioni alle borse lavoro vertono, tra l’altro, su aspetti squisitamente professionali e di tutela dell’esclusività delle competenze degli psicologi non specializzati. Uno screening effettuato con detto strumento genera confusione perché, almeno in parte, sembra fornire una diagnosi differenziale.
Se agli Psicologi non specializzati togliamo uno strumento clinico fondamentale, qual è la diagnosi differenziale nell’ambito dei disturbi psichici di competenza dello Psicologo, cosa resta?
Tuttavia non è qui che assistiamo al meglio dei commenti.
Balzano all’occhio soprattutto tre contenuti degni di nota, da far impallidire il Grinch che a Natale tutto e tutti critica.
- La Presidente di Altra Psicologia auspica che la Presidente che ha espresso le sue legittime perplessità rettifichi la sua opinione. In democrazia le opinioni si discutono. Le rettifiche fanno parte di sistemi autoritari o teocratici. Giordano Bruno fu arso vivo a Campo dei Fiori perché non volle rettificare la sua opinione.
- Il Presidente dell’Ordine Lazio interviene insultando il CNOP (tanto per cambiare) asserendo pubblicamente che il Consiglio Nazionale avrebbe deliberato “Bilanci in cui ci sono crediti o debiti inesistenti”, con il like di qualche altro Presidente di AP. Invitiamo caldamente il Presidente Conte a presentare immediatamente una denuncia visto che ci troviamo di fronte ad un ipotetico reato di “Falso in Bilancio”. Se la sua affermazione non sarà accompagnata da una denuncia vuol dire che siamo in presenza di “secchiate di fango” indirizzate all’Ente che rappresenta la Categoria.
- E, per completare l’opera, il Vicepresidente dell’ENPAP, Federico Zanon, dichiara che la Federazione Italiana Psicologi sia un marchingegno politico nato come braccio armato per contrastare AP, come se tutto il mondo professionale girasse intorno all’associazione di cui lui fa parte, dimenticando anni e anni di critiche di AP verso chiunque, dagli Ordini al CNOP.
Dispiace per lui, ma non è così. La Categoria è culturalmente molto ricca ed il dibattito interno è capace di esprimere posizioni culturali e di politica professionale di alto livello. Ci si dovrà abituare.
I CONTINUI DANNI ALLE ISTITUZIONI E ALLA CATEGORIA
Danneggia la Categoria chi butta fango sull’istituzione CNOP ipotizzando reati inesistenti, ma che si guarda bene dal denunciare all’Autorità giudiziaria.
Danneggia la Categoria chi mette a repentaglio le competenze professionali degli Psicologi non specializzati.
Danneggia la Categoria chi si presenta come ottimo gestore delle risorse economiche accantonate dai professionisti e poi non ci dice quante decine di milioni di euro, forse addirittura un centinaio, sono andati persi dal 1° gennaio 2022 ad oggi. Tutti noi ci auguriamo che le perdite sugli investimenti accumulati nell’ultimo anno, siano presto recuperate.
Danneggia la Categoria chi, della trasparenza ne fa una bandiera, solo quando è all’opposizione. Una bandiera che sventola molto meno quando si sta al governo.