Il Presidente CNOP Lazzari: “Ora serve una programmazione per i servizi psicologici e riferimenti chiari per i cittadini“
<<In questi giorni sono usciti due documenti che fanno chiarezza con la forza dei numeri e che parlano un linguaggio evidente, anche se non del tutto condivisibile.
Il primo è l’intesa Stato-Regioni sugli standard del personale per i servizi di salute mentale del 21.12.22 ma diffuso in questi giorni. In questo documento di programmazione si indicano degli standard che riguardano i servizi di salute mentale territoriali e di ricovero (SPDC): ebbene si prevedono (considerando anche gli ambulatori dei DSM nelle carceri) 41.448 operatori di cui 6.795 psichiatri, 31.181 tra infermieri, OSS, tecnici riabilitazione psichiatrica, educatori, ass.sociali) e 2.647 psicologi psicoterapeuti. La proporzione risulta: 16,4% di psichiatri, 75,2% di infermieri e altri, 6,4% psicologi psicoterapeuti (la percentuale mancante al 100% sono amministrativi). Ciò a dire che su 100 operatori gli psicologi psicoterapeuti previsti sono poco più di 6.
Se accanto a questo vediamo i dati del Rapporto annuale Salute Mentale del Ministero della Salute troviamo che attualmente lavorano nei DSM 29.785 operatori, dei quali il 17.9% medici e il 6.9% psicologi psicoterapeuti, con un carico di lavoro in rapporto agli utenti (calcoli de Il Sole24ore) di un medico ogni 182 utenti e di uno psicologo psicoterapeuta ogni 284 utenti.>>