Sabato 25 febbraio 2023 si è consumata l’ennesima azione di riduzione degli spazi di confronto da parte di coloro che comandano in ENPAP da quasi 12 anni all’interno del Consiglio di Indirizzo Generale: l’organo democratico deputato a dare gli indirizzi di gestione dell’Ente, che prevederebbe una composizione equilibrata di maggioranza e opposizione.
Il gruppo autarchico di “AltraDemocrazia” ha presentato grazie a Gruppi di Lavoro già blindati (qui un precedente resoconto: www.agireperenpap.it/enpap-democrazia), senza completa partecipazione delle minoranze, un nuovo Regolamento di Funzionamento del CIG che fa tremare i polsi.
Verrà tutto delegato ai già ferrei Gruppi di Lavoro, persino gli emendamenti eventualmente proposti dai Consiglieri CIG dovranno passare da loro.
E chi occuperebbe a stragrandissima maggioranza i Gruppi di Lavoro? La maggioranza che già governa!
La quale con un giochino matematico di 5 consiglieri da scegliere con il giusto numero di preferenze si garantisce il potere in ogni dove, con i “disturbatori” della minoranza che vengono puntualmente silenziati.
Un Regolamento che di fatto istituzionalizza i Gruppi di Lavoro che a livello normativo non sono mai esistiti e nemmeno esistono da Statuto ENPAP.
Un Regolamento che darà un potere immenso ad un organismo interno che lo Statuto nemmeno contempla.
Lo Statuto parla di Consiglio di Indirizzo Generale ma in quest’ultimo comanderanno ancora di più i Gruppi di Lavoro con maggioranze bulgare.
Addirittura secondo il nuovo paradossale Regolamento l’Assemblea non sarebbe presieduta dal Coordinatore ma dal “Presidente” o da “colui che presiede”, quindi qualcuno di non meglio specificato, che i pompieri della maggioranza si sono sbracciati nel giustificarla come una inutile questione lessicale!
Così inutile che non si è ritenuto di precisare la figura del Coordinatore: perché?
Immaginiamo: se domani un Presidente ENPAP decidesse di presiedere il CIG proprio regolamento alla mano, che si fa? Chiamiamo i Carabinieri per colpa di un Regolamento scritto coi piedi?
Insomma i paladini della “forma che è sostanza”, dei “dettagli che sono importanti”, cadono su questo e tanto altro quando occorre stravolgere e ridurre uno spazio che è di tutte le Psicologhe e gli Psicologi.
Dulcis in fundo nel nuovo fantasmagorico Regolamento spariscono pure “interrogazioni e interpellanze” così come erano sempre state presenti, bhe come diceva un noto conduttore televisivo viene proprio da chiedere: PAURA EH?
Il Consiglio di Indirizzo Generale sarà, purtroppo, una volta per tutte un ratificatore delle proposte imposte dai Gruppi di Lavoro e più in alto dal CDA, un mero approvatore seriale, con discussioni fin troppo pilotate proprio dai Gruppi di Lavoro in mano a chi comanda.
I due gruppi di opposizione, Agire per ENPAP e UnaPsicologia, visto il grave andazzo, hanno per questo motivo abbandonato i lavori del CIG in segno di protesta: durante la discussione della bozza di regolamento sono state rifiutate la risposte a domande specifiche su alcuni articoli cruciali con argomentazioni, scuse e procrastinazioni discutibili, non garantendo l’approfondimento di tutti gli emendamenti proposti per risolvere ogni criticità, frettolosamente respinti con votazioni sempre bulgare senza un approfondito contraddittorio richiesto dalle forze di opposizione.
La motivazione? Non si poteva restare fino all’indomani mattina a discutere di tutto!
È così che tutti coloro che comandano in ENPAP garantiscono equità, imparzialità e favoriscono il dialogo?
Da AltraDemocrazia ad AntiDemocrazia il passo sarà ancora molto più breve oltre che prevedibile.