In Piemonte sarà istituito il servizio di Psicologia scolastica, finalizzato alla promozione della salute e del benessere psicofisico di allievi, genitori, insegnanti e personale amministrativo.
A prevederlo è una proposta di legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e che sarà sostenuta dall’Assessorato alle Politiche sociali della Regione con 600.000 euro divisi sulle annualità 2023, 2024 e 2025.
“I blocchi alla didattica imposti durante la pandemia hanno sconvolto l’equilibrio di tanti adolescenti già fragili, consegnandoci un bollettino di guerra tra gesti di autolesionismo e incremento di suicidi – commenta l’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone – Non potevamo nascondere la testa sotto la sabbia di fronte a questa emergenza che colpisce la nostra gioventù”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Alberto Cirio: “Siamo stati la prima Regione in Italia ad offrire ai propri cittadini le cure psicologiche primarie, in sinergia con l’Ordine degli psicologi, e oggi siamo tra i primi a introdurre il servizio di psicologia scolastica. Uno strumento prezioso per i nostri giovani e le loro famiglie. Desidero ringraziare tutto il Consiglio regionale per aver votato in modo corale questa legge, in particolare la consigliera Frediani per averla proposta e l’assessore Marrone che destinerà 600.000 euro dell’Assessorato alle Politiche sociali per la sua concreta attuazione. Veniamo dagli anni difficili della pandemia e i nostri giovani hanno pagato uno dei prezzi più alti, sacrificando la socialità proprio in un periodo della crescita che da sempre rappresenta un momento fondamentale su cui concentrare l’attenzione di famiglie, scuola e istituzioni per proteggere e sostenere i nostri figli nell’affrontare i rischi, i pericoli e le fragilità che fanno parte della vita”.
Gli psicologi scolastici potranno svolgere la loro attività come sportelli di ascolto, prevenzione di comportamenti a rischio per la salute psicofisica, sostegno allo sviluppo cognitivo, affettivo, emotivo e delle competenze relazionali, sviluppo del senso di autostima, contrasto al bullismo ed alle diffusione delle dipendenze, contrasto al disagio relazionale anche dovuto alla pandemia Covid-19, sostegno all’orientamento.
Il servizio vivrà una prima fase di sperimentazione, finalizzata ad intercettare e fare emergere le dimensioni della domanda.