Ieri 9 agosto 2023 si è svolto il Consiglio straordinario dell’Ordine Nazionale convocato dal Presidente Lazzari per illustrare l’iter amministrativo/politico che ha determinato il DL Pubblica Amministrazione bis che ha avuto come conseguenza il rinvio delle elezioni al 2024.
Il Presidente Lazzari ha illustrato in modo molto chiaro i motivi per cui è stato emanato l’art. 8 ter che stabilisce l’abrogazione del DPR 221 del 2005 e la contestuale nuova normativa che dovrà essere definita entro 180 gg dalla pubblicazione del decreto sulla GU.
L’altro aspetto significativo che dovrà essere normato riguarda l’integrazione degli organi disciplinari, anche istruttori, dei componenti iscritti alla sezione B dell’albo professionale dell’Ordine degli psicologi, nel caso di procedimenti che coinvolgano gli iscritti alla medesima sezione B del citato albo.
La logica conseguenza è stato il rinvio delle elezioni ordinistiche.
Il Consiglio Nazionale più volte anche nella precedente consiliatura aveva discusso del DPR 221 ritenendolo superato, più volte aveva affrontato la tematica in questa consiliatura con l’unanime consenso rispetto alla necessità del superamento della stessa, ci sono verbali pubblicati sul sito del CNOP di Consiglio che lo attestano (vedi verbale 28 Aprile c.a. pag. 30), ma i due anni e mezzo di pandemia hanno dirottato gli impegni del Ministero della Salute su altri ambiti di salute pubblica come ben sappiamo.
Inoltre, la crisi di governo, le nuove elezioni hanno ulteriormente rallentato la presa da parte del Governo di queste tematiche e come possiamo immaginare i percorsi legislativi sono complessi e spesso difficili da interpretare e prevedere.
La narrazione dicotomica, faziosa e strumentale di un Presidente che saprebbe tutto e non comunica oppure che sarebbe all’oscuro di tutto e quindi non conta nulla è una narrazione parziale che non tiene conto della complessità reale dei procedimenti legislativi.
Nel consiglio straordinario del 9 agosto la maggioranza si è trovata a rispondere come in Tribunale di Santa Inquisizione, apparentemente etico ma praticamente ambiguo, dove la narrazione che si voleva far passare fosse quella di un gruppo di maggioranza che aveva bisogno di questo rinvio, cosa non vera, a prova di ciò non solo diversi Presidenti della attuale maggioranza hanno dichiarato che avrebbero preferito andare al voto alla scadenza naturale ma in pratica tutti gli ordini territoriali avevano già predisposto le delibere di impegno di spesa per le elezioni a luglio o le avevano programmate per settembre.
Quindi, al netto delle solite noiose narrazioni complottistiche finalizzate a scindere i buoni dai cattivi, dove i cattivi sono sempre gli altri, si andrà al rinnovo delle cariche ordinistiche il prossimo anno mantenendo l’impegno e la professionalità che ha contraddistinto questa consiliatura che ha portato e continuerà a portare importanti traguardi e conquiste per lo sviluppo della nostra professione.