(di Mariolina Alterio)
La nota definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che lo stato di salute non consiste solo nell’assenza di malattia ma in uno stato di benessere psico-fisico e sociale e di una buona qualità della vita: questa visione implica, quindi, il superamento di un modello riduzionistico, basato sulla mancata interazione tra psiche e corpo ma ne sottolinea, invece, il rapporto bidirezionale.
Proprio in questo assetto teorico si inserisce il Servizio di Psicologia di Base come servizio di prossimità, che ha la funzione di intercettare e diminuire il peso crescente del disagio psicologico della popolazione, costituendo, tra l’altro, un filtro per I livelli secondari di cura.
La fase iniziale di attuazione della legge regionale 35/20, per i 22 Psicologi incaricati della ASL Napoli 1 Centro, è stata caratterizzata, dopo un breve periodo di formazione, dalla “costruzione” di un servizio nuovo, all’interno dei distretti sanitari a cui sono stati assegnati.
Nello specifico, gli Psicologi hanno programmato gli interventi di collaborazione con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di libera scelta, provvedendo ad elaborare una Presentazione del servizio, descrivendone le modalità e le procedure nei dettagli, in costante confronto con le disposizioni dell’Osservatorio Regionale, preposto all’azione di controllo, programmazione ed indirizzo delle attività prestate dallo Psicologo di Base, anche in funzione dei bisogni di salute emergenti nel territorio.
In virtù delle esigenze riscontrate e/o segnalate dai Medici di medicina generale e dai Pediatri di libera scelta, ogni distretto potrà, successivamente, pianificare interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria a favore dell’ utenza del territorio, con l’obiettivo di ridurre gli accessi impropri della popolazione presso i servizi di II livello nonché presso i servizi di pronto soccorso ospedalieri.
Un primo livello di assistenza psicologica (assistenza primaria) al pari dell’assistenza medica di base, prestata dai M.M.G. e dai P.L.S., sembra, quindi, indispensabile per un “inquadramento” generale della condizione di salute dell’utenza: finora tale funzione era delegata ai servizi sanitari di secondo livello, con conseguente sovraccarico delle liste di attesa, rispetto ad una domanda di assistenza che si rivelava, spesso, impropria.
Ad esempio, nella nostra esperienza, all’interno del distretto 28, in un intervallo di tempo di un mese, il servizio di psicologia di base ha effettuato 34 accessi e solo due invii ai servizi di secondo livello (presso l’U.O.C. di Psicologia Clinica). L’azione di “filtro” del nostro servizio si pone, tra l’altro, a favore di un’azione preventiva della cronicità, con conseguente riduzione della spesa pubblica.
Ad oggi il Servizio di Psicologia di base è stato attivato da circa tre mesi in quasi tutti i distretti di ogni provincia campana.
Nella nostra azienda (ASL NAPOLI 1 CENTRO) abbiamo riscontrato, da subito, un’ottima risposta da parte dell’utenza, a dimostrazione della reale esigenza da parte dei cittadini di una presa in carico globale (medica e psicologica).
Gli Psicologi di Base dei distretti dell’ASL NAPOLI 1 Centro si incontrano, a cadenza quindicinale, con l’obiettivo di confrontarsi sull’esperienza nei vari distretti. Da queste riunioni sono emerse anche alcune criticità, riguardanti, in linea generale, un’informazione talvolta carente o sommaria da parte di alcuni Dirigenti responsabili Asl e/o di alcuni Direttori Sanitari distrettuali: infatti, in alcuni casi, si è evidenziato un atteggiamento poco collaborativo da parte di alcuni A.F.T. mediche (Aggregazione Funzionale Territoriale) rispetto all’intervento sul territorio del servizio di Psicologia di Base.
Talvolta si sono riscontrate problematiche di tipo logistico/amministrativo nonché disparità nell’utilizzo della documentazione e della modulistica in uso nei vari servizi.
Inoltre, i contratti aziendali degli Psicologi di Base regionali, allo stato disomogenei, dovranno essere uniformati in tutte le province campane.
Tali criticità sono state prontamente esposte al Dirigente aziendale responsabile del servizio di Psicologia di Base, al fine di informare l’osservatorio regionale.
In linea generale, nell’Asl Napoli 1 centro, in questa fase iniziale dell’esperienza, si evidenzia una crescente richiesta da parte dell’utenza.
D’altra parte, da report pubblicati, la Campania risulta essere al primo posto per la domanda di assistenza psicologica per l’anno 2023 e la situazione è simile anche nelle altre regioni. Pertanto, auspichiamo, un intervento politico che possa prontamente dirigersi verso la legge nazionale, affinché tutte le regioni (in molte regioni il Servizio è già normato) possano usufruire di questa assistenza primaria che si rivela indispensabile all’utenza, per far si che l’ ”offerta” vada incontro alla “domanda”.