Abbiamo già raccontato quello che è successo nel Consiglio del 4 marzo (https://www.federazioneitalianapsicologi.com/2024/03/12/ordine-emilia-romagna-la-maggioranza-che-non-ce), in cui 8 consiglieri sono stati costretti a lasciare il Consiglio come unico modo per protestare contro il tentativo di passare sotto silenzio la crisi attuale.
Ci si poteva auspicare che questo accadimento senza precedenti portasse il Presidente ad una presa di coscienza, quantomeno della necessità di fermarsi e confrontarsi con il Consiglio su quanto sta accadendo al suo interno.
La Segretaria si è dimessa dalla carica e dal consiglio con una lettera di forte critica ed ora il Presidente non ha più la maggioranza.
Siamo stati costretti noi come gruppo di Essere Psicologi a sollevare nuovamente la questione, chiedendo che venisse aggiunto un punto all’ordine del giorno per discutere della situazione ed, eventualmente, che il Consiglio esprimesse la sua fiducia o meno alle attuali cariche con il voto di una richiesta di dimissioni.
Ciò che era assolutamente rilevante discutere era ritrattare quanto affermato da una consigliera AP durante il precedente Consiglio, in modo che non comparisse sul verbale. L’affermazione da togliere assolutamente dal verbale, udita peraltro da tutti i presenti, altro non era che quella in cui la consigliera riconosce che ora il loro gruppo non ha più la maggioranza.
Questa la priorità del Presidente e dei Consiglieri AP: che non compaia scritto alcun loro riconoscimento della situazione mutata.
Come si può immaginare anche stavolta arrivati al nostro punto questo è stato arbitrariamente ridotto, in aperta violazione del regolamento, eliminando le parti sgradite al Presidente con motivazioni discutibili.
Anche stavolta, nell’interesse della democrazia, 8 Consiglieri hanno abbandonato il Consiglio, come unica possibilità rimasta per segnalare come la maggioranza dei Consiglieri non si riconosca più nella gestione attuale.
Ostinarsi a non accettare quello che è un dato politico pare francamente contrario al senso istituzionale e allo spirito di servizio di chi si mette a disposizione della Categoria Professionale per rappresentarla e promuoverla e non per “conservare una poltrona”.
Come Essere Psicologi faremo di tutto per promuovere una gestione politica trasparente e corretta nell’interesse di tutti i colleghi.
ESSERE PSICOLOGI