In 35 anni la realtà associativa è cambiata. Sono nate nuove aggregazioni associative le quali consentono di dare voce e una rappresentanza molto più variegata ed articolata, in linea con la crescita della professione, con il numero di iscritti e con la complessità della professione.
La molteplicità della rappresentanza associativa costituisce una ricchezza ed una opportunità da cogliere.
Perché anche io festeggio.
Anch’io festeggio, irritualmente, i 35 anni perché condivido e faccio mio l’auspicio e l’augurio di cui si è fatto portatore il Segretario Generale dell’AUPI, Ivan Iacob, con una dichiarazione che può e forse deve diventare un impegno ed un programma comune e condiviso: “speriamo che il prossimo Presidente del CNOP sia DONNA”.
Dopo 6 Presidenti, tutti uomini, è arrivato il momento di eleggere un Presidente donna. Una novità che va ben oltre i temi di rappresentanze di genere. Si realizzerebbe un vero e proprio cambio di paradigma nella politica culturale e professionale.
35 anni costituiscono un lasso temporale breve ma lunghissimo se lo esaminiamo dal punto di vista dei cambiamenti. Una categoria che è femminile per oltre l’80% dei suoi componenti, dopo 35 anni, non può non esprimere un Presidente donna.