Con la Sentenza del 24 dicembre 2024 il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Terza), si è pronunciato sul ricorso di primo grado avverso il referendum con il quale è stata approvata, a settembre 2023, la revisione dell’articolato del Codice Deontologico delle Psicologhe e degli Psicologi Italiani (CDPI).
È fondamentale evidenziare che l’accoglimento del ricorso riguarda la Premessa Etica che, secondo il Consiglio di Stato, avrebbe dovuto essere sottoposta al vaglio referendario e quindi votata insieme a tutto l’articolato del CDPI revisionato.
La Premessa Etica si basa sui princìpi fondanti la professione psicologica in Italia, in Europa e nel mondo. L’European Federation of Psychologists’ Associations (EFPA) condivide questi prìncipi attraverso la costituzione del meta-codice etico che, a partire dal 1995 e con successiva revisione del 2005, risulta il presupposto del nostro essere e fare professionale. Si tratta di prìncipi etici che convergono a livello internazionale anche con quelli riconosciuti e sostenuti dall’American Psychological Association (APA).
Proprio per questo la Premessa etica non è stata originariamente ritenuta dal CNOP oggetto del referendum del 2023: essendo i princìpi in essa contenuti già parte integrante della professione, in ogni ambito e grado, costituendone il sentire psicologico, non necessitano di essere vincolanti e vincolati a referendum. Non costituiscono, infatti, oggetto di attenzione disciplinare.
Nonostante il Consiglio di Stato si sia espresso con parere contrario, richiedendo un nuovo referendum per sottoporre ad approvazione anche la premessa etica, questo parere non disconosce l’articolato del CDPI così come revisionato e approvato.
Si ritiene tuttavia importante sottolineare che, al netto delle considerazioni fatte finora, è evidente che il compito della Commissione Deontologia del CNOP fosse quello di portare all’attenzione del Consiglio Nazionale un lavoro non solo completo, ma soprattutto aggiornato, con lo scopo di sottoporlo al vaglio dei Consiglieri.
Il CDPI rinnovato è stato considerato assolutamente migliorativo rispetto alla versione precedente, tanto da essere sostenuto e votato all’unanimità dal CNOP. Un successo politico significativo per la nostra categoria professionale, successivamente confermato dai risultati del referendum.
Alessandra Ruberto
Georgia Zara