Un patrimonio da consolidare e sviluppare
In questi anni, come ci dicono tutte le indagini, la nostra professione è molto cresciuta nel ruolo che occupa nella società e nella considerazione dei cittadini. Sempre più persone, gruppi ed organizzazioni si rivolgono alle Psicologhe e agli Psicologi e non solo per interventi di cura ma anche per un aiuto e una consulenza nei diversi contesti e per i molteplici aspetti della vita.
Si tratta di un patrimonio di credibilità che è stato costruito con impegno e che deve essere implementato e salvaguardato con capacità e senso di responsabilità: in questo senso auspichiamo che le prossime elezioni ordinistiche siano caratterizzate da un confronto sereno e costruttivo e ci consegnino un prossimo Consiglio Nazionale in grado di portare avanti i molteplici ed importanti obiettivi di lavoro.
Obiettivi irrinunciabili di lavoro
Citiamo tra i tanti l’avvio della psicologia scolastica, la legge sullo psicologo di base, il rafforzamento della rete psicologica nelle ASL, negli ospedali, nei consultori, nei servizi sociali, negli enti locali, negli enti di previdenza, nelle carceri, nelle forze dell’ordine e della difesa; della presenza nel mondo del lavoro, nel settore giuridico, nello sport; la definita strutturazione del “bonus psicologico” come psicoterapia convenzionata per un accesso equo e garantito alle cure psicoterapiche.
Parallelamente occorre lavorare per tutelare i cittadini e la professione da abusi e invasioni improprie di campo; per allargare e concretizzare il principio dell’equo compenso; per criteri di garanzia nelle nuove e diverse forme di intervento professionale (uso supporti tecnologici, attività online, intelligenza artificiale, teleassistenza, ecc.) e nella pubblicità sui diversi canali; per una formazione di base universitaria e specialistica coerente con una seria professionalizzazione ed i bisogni del mercato del lavoro.
Questi devono essere, in linea con il lavoro di questi anni, non slogan elettorali ma obiettivi concreti di lavoro se vogliamo consolidare e sviluppare il patrimonio di visibilità e credibilità che è stato costruito.
L’idea e il sentimento di “comunità”
Senso di identità, di colleganza, di appartenenza ad una “Comunità” professionale, disponibilità ad un confronto reale e non strumentale, rispetto reciproco. Sono requisiti indispensabili per essere coerenti con il nostro lavoro, per una crescita sana della professione, per la sua credibilità, per avere forza e rispetto nel confronto con competitor e altri soggetti. Chi si candida a gestire la Comunità deve guardare all’interesse comune e non agli interessi di una parte.
Una visione forte, concreta e articolata della Professione
La necessità ineludibile di sviluppare e riconoscere competenze specifiche (es. psicologo di base, scolastico, sociale, giuridico, ecc.) deve essere governata e accompagnata da una base di competenze comuni a tutte/i le/gli appartenenti alla professione psicologica: si all’articolazione, no alla frammentazione. Il mondo accademico e quello professionale devono lavorare in parallelo per la declinazione formativa e operativa delle competenze nei diversi ambiti e il loro riconoscimento nel quadro di una comune cornice identitaria.
Sinergia tra scienza e professione
Lo sviluppo delle evidenze scientifiche e della ricerca è una risorsa importante per la professione: sempre di più è emersa l’interdipendenza tra mente e corpo, il ruolo della psiche per la salute e la qualità del vivere, l’efficacia e il rapporto costo-benefici degli interventi psicologici e psicoterapici. Diffondere queste evidenze anche mediante la formazione continua, supportare le attività di ricerca dei professionisti a supporto del loro lavoro, facilitare la sinergia tra ricerca e interventi sono obiettivi che sostenuti e perseguiti, anche mediante la Consulta delle Società Scientifiche promossa dal CNOP e la Fondazione Ossicini.
Non siamo tutti un po’ psicologi
E’ necessaria una attività di tutela della Professione non sono difensiva ma attiva, promuovendo le competenze specifiche e caratterizzanti della Psicologia anche in nuovi spazi e settori. In questi anni, per esempio, abbiamo affermato il nostro ruolo non solo nell’ambito del trattamento dei disturbi e della clinica ma anche nella prospettiva della promozione del benessere e della qualità della vita, nell’ottica di una idea di salute globale: mentale, ma anche relazionale e fisica.
Questo vuol dire pensarsi e proporsi sempre più come Professione “generalista”, di riferimento per la popolazione allargata, nell’ottima di contribuire a migliorare tutti gli ambiti della vita e dell’organizzazione individuale e sociale.
Collaborazione interdisciplinare: una valore chiave per la professione
Riteniamo la collaborazione interdisciplinare un valore fondamentale per ampliare i confini del nostro sapere e arricchire la pratica professionale. Attraverso il lavoro sinergico, non solo tra le diverse branche della Psicologia, ma anche con altre discipline, affrontiamo problematiche complesse in modo più completo ed efficace, favorendo l’innovazione e la crescita professionale della comunità. Ci impegniamo affinché gli organismi della professione promuovano la collaborazione interdisciplinare attraverso la formazione congiunta, la ricerca interdisciplinare, la creazione di reti collaborative, lo sviluppo di protocolli condivisi che permettano lo sviluppo di pratiche innovative.
La politica professionale come Servizio
La politica professionale richiede passione, dedizione, competenza ma non deve diventare un’altra professione, deve rimanere un “servizio” verso la Comunità professionale. Vediamo l’impegno nell’Ordine o nell’Enpap come professionisti per la Professione e non “politici della Professione”.
La nostra visione di politica professionale è per includere senza omogeneizzare, coinvolgere senza arruolare, valorizzare le differenze senza rendere tutti uguali: siamo per il rispetto delle diversità e delle identità, delle storie e delle culture delle singole realtà professionali. La FIP intende essere e rimanere un luogo plurale di pensiero e crescita per la Professione, nell’ambito del quale persone, associazioni e storie diverse possano condividere idee, progetti e obiettivi senza per questo rinunciare alle proprie specificità, identità e appartenenze.